Album Cover La Story Infinita

La Story Infinita

Tedua

5

Vita Vera Mixtape

Aspettando la Divina Commedia

20-20 (Sick Luke, Sick Luke)Vado al massimo

Chris Nolan (Yo, Tedua)

Erano gli anni ′10, yo, stavo giù in strada coi fratelli

Disegnando sogni con i pastelli del mio passato fatto a frammenti

Come le madonne dei mendicanti sui marciapiedi e

Senza l'onere di far contanti col rap, ma già sapevi (Tedua)

Andava stretta la provincia, in vetta alla classifica dei miei problemi

Senza gratifica alla verifica di ieri

Che a scuola entravi fatto o non entravi affatto, cazzo abbiamo fatto?

La vita che ho affrontato anestetizzando i pensieri

Anzi, volevamo azzerare i problemi ed azzardare a spacciare

Per fare conti a sei zeri, ma con i conti grossi

O corrompi i poliziotti o pesti i piedi a mafiosi in vetta agli schemi

Noi scrittori non siamo certo idonei a certi temi (Lo sai)

Ho creduto a mesi alterni alle passioni, a metà atterri, a metà voli

L′età afferra dei pattoni che li prendi e voli

Ed una sberla se ti centra e segna, è degna di valori

E dà insegnamenti, lo schiaffo morale pesta i sentimenti

Me l'ha detto Sonny, quando per darseli si dava gli appuntamenti e poi

Forse è vero, guardando il cielo se te ne arriva uno dietro

Più che figli delle stelle, siamo figli delle sberle anche noi

Sai, questa è la mia vita e non di un altro

Tutta la fatica che ora ho fatto

Spero sia servita

So che non è finita

Guai se il presente poi giudica il passato

Perderà il futuro lungo il tracciato

Io non mi volto indietro

Ma non scordo chi ero

Sulla vita tu mi chiedi consigli

Ma io non ho molto da dirti

Per ciò che ti toglie, c'ha qualcosa da offrirti

Anche quando piove e non ci sono gli sbirri

Vengo dalla strada, dal basso di una cassa

Se il crimine non paga, lo Stato non incassa

E anche se ho detto, "Basta", tutto il resto resta uguale (Tony)

Sono passati gli anni, ma non è passato il male

Mi son fatto il culo per diventare un b-boy

Quando non sei nessuno, puoi diventare chi vuoi

Ho scelto il mio futuro e sto meglio da lì in poi

Sapete meglio di me che lo faccio meglio di voi

Ti spiego come vivo, diretto sull′arrivo

Io voglio solo scrivere di ciò che vivo e vivere di ciò che scrivo

È tutto ciò per cui respiro e ognuno c′ha il suo Dio

Perché ognuno ha la sua croce, questo è il mio

E penso a quanto era diverso

Eravamo in quattro al parchetto, ora in 4.000 al concerto

E non puoi certo far la fine degli altri

E puoi fermarti più avanti a fare il conto dei danni, no, no

Sai, questa è la mia vita e non di un altro

Tutta la fatica che ora ho fatto

Spero sia servita

So che non è finita

Guai se il presente poi giudica il passato

Perderà il futuro lungo il tracciato

Io non mi volto indietro

Ma non scordo chi ero